Essere una consulente di immagine in Italia può essere più difficile di quanto si possa pensare: nonostante sia una professione che esiste dagli anni ‘70 negli Stati Uniti, solo recentemente sta prendendo piede anche in Italia. Data la recente acquisizione nel nostro Paese, trovo spesso persone che si mostrano perplesse di fronte al mio “Ciao, sono Maria Rosa Neri e sono una consulente di immagine”. Le risposte più frequenti sono ”Quindi dici alle persone come vestirsi?” oppure “Consigli su come abbinare il cappotto agli accessori”? Assolutamente NO! Cerchiamo di fare chiarezza su cosa faccia la consulente di immagine, sottolineando le differenze con la personal shopper.
Chi è la consulente d’immagine
La consulente di immagine è un figura professionale, altamente qualificata, che fornisce un servizio volto al miglioramento di tutto quello che riguarda la parte visibile di una persona. È quindi esperta di valorizzazione della persona, di comportamento nonché – ovviamente – di moda. Il suo compito è quello di accompagnare chi si rivolge a lei in un processo di cambiamento, di crescita personale, al termine del quale l’apparenza sarà perfettamente allineata con il proprio modo di essere: solo in questo modo potrai distinguerti dalla folla ed essere non solo riconoscibile, ma anche indelebile.
Per questo le skill che deve avere una consulente di immagini sono ampie e diversificate: la prima tra tutte è sicuramente l’empatia (che comprende la capacità di ascolto, la comprensione) che consente di entrare in risonanza con chi si ha di fronte, comprendendone a fondo non solo le insicurezze ma anche i punti di forza.
La seconda è la capacità analitica che è forse una delle abilità che deve essere maggiormente sviluppata attraverso un percorso di studi e il costante aggiornamento con i trend del momento.
Infine per essere una buona consulente di immagine bisogna essere anche un po’ psicologi e coach, imparando a spronare il proprio cliente ad uscire dalla propria comfort zone (la tuta da ginnastica che si indossa sempre per pigrizia) e osare.
Se potessimo riassumere la figura della consulente di immagine potremmo avvicinarla a quella di una traduttrice il cui scopo è quello di “tradurre” in colori e modelli di abiti l’attitudine interiore di ciascuno.
Differenza tra Consulente d’Immagine e Personal Shopper
Spesso la figura della consulente d’immagine e della personal shopper vengono confuse, sovrapponendone oneri e onori.
La personal shopper è una persona che accompagna la propria clientela presso boutique pre-selezionate, oppure acquista direttamente lei al posto del cliente il capo d’abbigliamento richiesto. Non è quindi richiesta una formazione specifica, anche se sicuramente è apprezzata: ecco quindi che le doti principali sono il buon gusto, un’indole spiccata per realizzare buoni abbinamenti, ma soprattutto pazienza e capacità di ascolto.
Quindi, a chi rivolgersi?
Emerge chiaramente come la figura della consulente di immagine – nel complesso – comporti maggiori vantaggi al proprio cliente attraverso un ventaglio di servizi maggiormente diversificati: dall’analisi cromatica (non puoi nemmeno immaginare come i colori possano influenzare la percezione che il mondo ha di te), alla valutazione del somatotipo (cercando di rispondere alla domanda “di che forma sei?” e valorizzando le tue forme) per finire con la valorizzazione dei lineamenti.
Oltre a queste caratteristiche, le consulenti d’immagine possono anche essere personal shopper in quanto questo genere di servizio completa l’accompagnamento del proprio cliente verso una migliore espressione di sé stesso.
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